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13/07/16

[testimonianze] Garibaldi -fine-

Cane è accanto a lui, ormai fuori dal muro sbrecciato. Le patatine sono già finite e la notte profonda si avvicina. Forse quell’umano può essere quello giusto, pensa. Si avvia insieme a lui e non sa per quanto tempo o verso dove, ma queste sono solo sciocchezze che interessano quegli strani animali a due zampe.
Eccoli, allora, passare sotto i calzoni in pietra di Giuseppe. C’è ancora Achille seduto lì. Si è addormentato.
Cane gli si avvicina provando a spostargli il braccio che pende lungo il fianco del gradino mentre l’altro è sotto la testa. Cane vorrebbe rassicurarlo, farsi vedere prima di proseguire. Alfonso si è fermato, lo lascia fare anche se inizia a sentire qualcosa che somiglia alla gelosia. Del resto ha già incontrato quell’uomo parecchie volte e sa che non è cattivo.
“Ah! Sei tu!”
Achille si ritrova davanti agli occhi il muso di Cane. Si rialza mettendosi a sedere.
“Tu sei il cane ferito vero? È lui Giuseppe. È il cane ferito. E come stai? Io mi sono addormentato, scusami. Zoppichi? Fammi vedere”
Cane gli avvicina la zampa ancora un po’ indolenzita. Il sangue si è asciugato, una piccola crosta segna il punto della ferita.
“Direi che va tutto bene…”
Achille gli sorride e Cane risponde abbaiando e scuotendo un po’ la coda.
“È tuo?”
Alfonso è rimasto un po’ in disparte.
“No, no. Ho visto che l’avevano ferito”
“Chi?” domanda Alfonso rabbuiandosi.
“Non lo so, non c’era nessuno quando sono arrivato io”
“Mmh! Bisognerebbe saperlo… ora comunque sembra stia meglio. Bene, io vado”
Alfonso si incammina lentamente. Cane si riposizione subito al suo fianco e l’uomo non può evitare una involontaria smorfia a nascondere una inattesa gioia.
“Allora andate... ci vediamo, allora… io rimango qui”
Achille non ha voglia di spostarsi e poi stava già dormendo.
“Hai visto?” Chiede a Giuseppe voltando un po’ il capo “Sembra che vadano d’accordo”
“Sì ho visto, ma tu? Non vorrai dormire ancora qui stanotte”
“E che male c’è? Non c’è neanche freddo… ti do fastidio?”
“Figurati, lo dicevo per te”
Giuseppe pronuncia l’ultima frase lentamente, forse ha paura di ferire l’amico, ma Achille sta già sognando. Nulla può disturbarlo.

3 commenti:

  1. ..quindi per questo dicevi che c'era qualcuno più costante di te..Perchè la fine era vicina.. :P Miiii :(

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    1. Inizio ora a rivedere questo "scheletro" :P hai suggerimenti per questo povero scribacchino? :)

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    2. suggerimenti io?? Scribacchino tu?? :)
      Io, caro Dario, sono logorroica quando parlo o messaggio..Ma..a scrivere sono sintetica al massimo..Solo cose minime.. :(

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